SCRITTURA & JAZZ - che razza d’incontro!

Stefano Zenni, musicologo e storico del jazz, incontra Jonny Costantino, cineasta e scrittore, e quello che ne verrà fuori non lo sanno nemmeno loro. Il punto di partenza sono due libri. Che razza di musica. Jazz, blues, soul e le trappole del colore (EDT, 2017): dove Zenni con approccio eclettico e multidisciplinare smonta una serie di luoghi comuni legati al colore nella musica nera, s’interroga e c’interroga su cosa siano il bianco e il nero, dinamita consolidati assunti storiografici che alla resa dei conti risultano postulati razzisti, stabilisce stimolanti nessi tra le culture africano americana, ebraica e italiana, trascende classificazioni e barriere, il tutto nel segno del meticciato che apre, del confronto che arricchisce, della moltiplicazione che crea. Giovanni Blanco (Salarchi Immagini, 2023): dove Costantino, in due testi slegati ma intimamente connessi, da un lato (Mistero Blanco) attraversa la pittura dell’artista che dà il titolo al libro per riflettere sul senso di avventure che si vogliono più radicali e profonde rispetto a quelle promosse dal sistema dell’arte, ovvero da un sistema i cui valori effettivi non sono artistici, dall’altro (Il bambino oscuro) indaga nella forma del racconto autobiografico un’oscurità tanto pericolosa quanto generativa: un’oscurità ch’è quella dell’anima. Se a questi ingredienti si aggiunge che Stefano Zenni è cinefilo almeno quanto Jonny Costantino è jazzomane e che entrambi credono che l’unica serietà da prendere sul serio sia quella che i bam

Libri di riferimento: “Giovanni Blanco” di Jonny Costantino e Giovanni Blanco (Salarchi Immagini, 2023); “Che razza di musica. Jazz, blues, soul e le trappole del colore” di Stefano Zenni (EDT , 2016)