RetroBottega 2023

Il pre-festival tutto digitale

Retrobottega, il pre-festival tutto digitale, prende il via il 5 settembre 2023, introducendo alcuni temi del festival in presenza! Questanno Retrobottega si concentra su i luoghi che abitiamo” (titolo del panel in presenza che si terrà il 16 settembre): un tentativo di offrire punti di vista non banali sul modo attraverso il quale percorriamo il mondo, lo interpretiamo, lo percepiamo, lo trasformiamo. Durante gli eventi online affrontiamo il tema dei luoghi da differenti punti di vista, avendo però al centro il pensiero dellabitare-insieme, ovvero dellurbanità come condizione umana prevalente e immanente.

Con Maria Rita Gisotti e Massimo Carta vediamo come lurbanistica in Italia abbia elaborato dal secondo dopoguerra progetti e strategie per rispondere a delle sfide epocali che hanno investito il nostro paese nella sua collocazione mediterranea. Questa collocazione mediterranea (una consapevolezza mai assente dal festival) verrà affrontata parlando di architetture, luoghi e territori da Cecilia Fumagalli, Eliana Martinelli e Claudia Sansò, che presentano la loro Rivista DAR”, specializzata nellarchitettura islamica vista da punti di vista inediti, come linguaggio capace di unire culture diverse. Con Filippo Tantillo parliamo di luoghi che si stanno velocemente trasformando, spopolando, che mostrano anime differenti del loro essere, che si aprono a mille possibilità differenti. Altro genere di crisi e di emergenza, quella climatica ed ecologica illustrata da Andrea Fantini, che ci pone di fronte a fenomeni globali che hanno bisogno per essere affrontati di livelli di consapevolezza, informazione e cooperazione altissimi. Due esempi di luoghi”, infine, per dare materialità a trasformazioni che ci interrogano sul futuro. Il primo è una interpretazione del territorio sardo attraverso le sue miniere, il suo paesaggio minerario, con le sue storie, le sue peculiarità, i suoi possibili insegnamenti per una differente contemporaneità. Il secondo luogo è il Parco naturale dAbruzzo, Lazio e Molise, teatro della vicenda di Morena, unorsa bruna marsicana che ci ricorda la delicatezza degli equilibri ambientali in un mondo sempre più urbanizzato e insediato, dove la cura della relazione della specie umana con il resto del mondo vivente è forse la chiave principale per tentare un modo nuovo e migliore di vivere – insieme - il nostro pianeta.